I principali sintomi riguardano la presenza di abbuffate e di metodi compensatori inappropriati per prevenire l'aumento di peso, come il vomito autoindotto e l'uso di diuretici o lassativi.
Il livello di autostima del soggetto viene eccessivamente condizionato dalla forma e dal peso corporeo; il suo comportamento ruota intorno ad circolo autoperpetuante di preoccupazione per il peso e l’aspetto corporeo che porta a seguire una dieta rigida a cui fanno seguito le abbuffate (che allentano la tensione della dieta, ma contemporaneamente innescano la paura di ingrassare, il senso di colpa, la vergogna, e il disgusto) e quindi il vomito autoindotto a cui si susseguiranno nuove abbuffate.
Le condotte di eliminazione portano alterazioni dell'equilibrio elettrolitico come ipopotassiemia, iponatriemia, ipocloremia, mentre il vomito ripetuto può determinare una permanente perdita dello smalto dentale.
L'intervento psicoterapico consente di analizzare e comprendere le cause e le motivazioni sottostanti il disturbo, di ascoltare e dare voce ai bisogni impliciti del soggetto (specie di controllo su di sé e sull’ambiente), di acquisire le risorse necessarie ad affrontare le paure, modificare atteggiamenti mentali distorti e abitudini disfunzionali così da poter gestire efficacemente la propria vita.
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